Io invito tutte le donne del mondo a capire che devono imparare a rispettare il loro corpo perché è il tempio di Dio e va rispettato.
E così, pure, devono rispettare i loro mariti, perché Dio vede tutto e sente tutto, pure i loro comportamenti.
Hanno preso una brutta piega.
Le donne ora nel matrimonio si sentono troppo protette dai giudici e dagli avvocati.
Fanno tranquillamente la loro vita dissoluta da sposate; si avventurano con facilità, senza pensare al danno che provocano in famiglia, su di loro stesse e sulle loro creature.
E credono di essere maturate.
Il loro comportamento è deplorevole: che riflettano e che capiscano che Dio le saprà punire il giorno della loro morte.
Aspetta loro la pena eterna, perché l’inferno esiste.
Ma sembra che l’abbiano dimenticato.
I mariti che subiscono questi trattamenti dalle loro mogli, il giorno della loro morte, Dio li accoglierà in paradiso.
Ma per queste donne, che hanno condotto una vita dissoluta, si spalancheranno le porte dell’inferno.
Così anche per un marito, che tradisce la propria moglie, gli aspetta lo stesso giudizio.
Pertanto invito le coppie ad aver rispetto del matrimonio che li ha uniti nel vero amore.
Rispettate il sacramento del matrimonio e Dio vi accoglierà entrambi in paradiso il giorno della vostra morte.